- E qui! Qui voglio l'ultima foto!
Sono queste alcune delle ultime parole dette da Giada nel suo viaggio nel nord del Portogallo insieme a Daniele, il suo fidanzato. Avevano passato una settimana a girare alcune città per visitare gli centri storici che si sa che nel paese lusitano sono molto ben conservati. Ponte de Lima, Vila Nova de Cerveira, Viana do Castelo, le città più grandi ed importanti della zona.
Ponte de Lima situata a circa metà del percorso del fiume Lima in terra portoghese, non una città ma bensì una cosi chiamata villa, la più antica del paese, conosciuta moltissimo per il suo ponte romano che è servito per secoli ed ancora serve per gli pellegrini che vanno a Santiago di Compostella e la Torre della Vecchia Prigione che è servita fino alla metà del secolo passato appunto come prigione.
Vila Nova de Cerveira la cui nascita ufficiale risale al milletrecentoventi, un'altra delle numerose vile del paese situata sulla sponda portoghese de fiume Minho che fa gran parte del confine nordico con la Spagna. Cittadina famosa nelle guide turistiche grazie al suo castello, del quale si dice sia stato costruito nei primi anni del milleduecento, ed a Solar dos Castro, casa della famiglia Castros, la incredibile struttura del diciottesimo secolo attuale biblioteca municipale, una delle più importanti costruzioni della città.
Viana do Castelo la più grande delle tre la cui carte di visita sono il Santuario di Santa Luzia, basilica che sovrasta la città costruita nei primi anni del millenovecento sulla sponda nord dello stesso fiume Lima ed il Ponte Eiffel inaugurato nel milleottocentosettantotto concepito dalla casa Gustave Eiffel, mondialmente conosciuta per la costruzione della Statua della Libertà e della Torre Eiffel. La città risale al milleduecentocinquanta ed è sempre stata un punto importantissimo del paese grazie al suo porto.
Quei giorni erano stati perfetti per loro due, amanti della storia, dei viaggi, di conoscere nuove culture, i posti che avevano visitato erano la loro perfetta rappresentazione. Avevano già viaggiato parecchio in giro per tutta l'Europa, Austria, Francia, Ungheria, per soddisfare la loro sete di conoscenza e non potevano non passare per il Portogallo. Ma anche questo viaggio era arrivato alla fine. Quei sette giorni erano trascorsi in fretta ed erano arrivati alla fine. Avevano già preparato le valigie ed erano pronti. Scesero dalla stanza e lasciarono le valigie nel taxi. Giada vole fare una ultima fotografia prima della partenza ed i due andarono sulla spiaggia di Vila Praia de Ancora, la piccola città dove avevano trovato l'hotel per la vacanza il quale era situato a cinquanta metri dalla spiaggia. Arrivati li Giada si diresse verso l'acqua ed aspetto che Daniele gli facesse la foto, l'unica che mancava, quella con l'oceano. Dopo aver fatto la foto, lei vole fare una anche a lui, ma Daniele non si spostò, voleva fare la foto con il lungomare alle spalle. Giada non era molto contenta di questo ma accetto e fece la foto. Riuscì a catturare lui e una buona parte delle case alle sue spalle. Quello che non sapevano era che avevano catturato nella foto gli occhi di una persona nascosta dietro alle tende. Due occhi color castano scuro intenti ad osservare quello che facevano. Gli occhi di Miguel, un giovane portoghese di ventisei anni che si stava preparando per l'inizio di un nuovo pomeriggio come gli altri, lontano da Ancora, come gli piaceva chiamare la città, lontano da chi lo conosceva li e dalle strade che lui conosceva, ma allo stesso tempo andava vicino ad altre strade e persone, in Porto.
© Gabriel Marin, 2011